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Il Rolfing vissuto da un Odontoiatra

La curiosita’ e i dubbi nei confronti di qualcosa conosciuta per passaparola e poi letta su alcuni siti internet, si e’ trasformata in qualcosa di unico mai provata prima che ha cambiato in meglio non solo il mio stato di salute fisico ma anche psicologico.

L’esperienza personale vissuta durante le dieci sedute di rolfing è stata meravigliosamente positiva.

La curiosità e i dubbi nei confronti di qualcosa conosciuta per passaparola e poi letta su alcuni siti internet, si è trasformata in qualcosa di unico mai provata prima che ha cambiato in meglio non solo il mio stato di salute fisico ma anche psicologico. E’ trascorso ormai un anno dall’ultima seduta eppure difficilmente scordo cio’ che ho provato.

Sono rimasto sorpreso quando alla prima seduta dopo aver conosciuto il mio rolfer abbiamo scattato delle foto per vedere il mio modo di stare in piedi e subito dopo la fine di quest’ultima sembravo un’altra persona, più alto, più dritto: avevamo lavorato solamente sulla respirazione ma la sensazione era come se le sue mani sprofondassero nel mio corpo.

La seconda seduta è stata quella che ha dato la svolta in positivo al mio stato di salute (trauma al ginocchio).

Il mio rolfer ha lavorato alle articolazioni della gambe, ginocchia e caviglie. La seduta è stata un po’ fastidiosa e dolorosa andando via a fine seduta molto scoraggiato. Qualche giorno dopo, senza rendermene conto, salivo le scale senza sedermi sugli scalini e addirittura mi sono sorpreso qualche settimana dopo a salire in corsa le scale per rispondere al telefono. Erano cambiate le mie risorse in modo silenzioso mentre svolgevo le mie azioni e le mie abitudini quotidiane.

La terza seduta seduta è stata svolta in posizione laterale ed è servita per mettere in connessione prima e seconda seduta.

La quarta seduta è stata svolta anche qui sulle gambe ma anche sul bacino ed il risultato notato dopo la seduta e dopo giorni è stato vedere o meglio sentire i miei miglioramenti. Sentivo leggero il mio passo durante il cammino e non sentivo più tensione alla schiena standomene tanto in piedi.

Non ho ben chiaro il ricordo della quinta seduta.

Nella sesta seduta, ricordo il lavoro svolto sul bacino le parole del rolfer sono state quelle di far respirare il bacino, oggi direi che lo scopo della sesta seduta è stata quella di lavorare sull’osso sacro e le sue relazioni con l’iliaco e il coccige e la parte superiore ed inferiore del corpo, e quindi il termine “far respirare il bacino” voleva dire che durante la respirazione il movimento della gabbia toracica e della colonna vertebrale si propagasse sul bacino e parti connesse come se fosse un’onda.

La settima seduta, occupandosi della testa, collo e articolazione temporo-manibolare la ricordo in modo particolare in quanto, oltre ad aiutare il mio corpo a stabilizzarsi sempre più, è quella che coinvolge più da vicino la mia professione di odontoiatra. Problemi tra collo, torace e testa sottoforma di tensioni vengono trasferiti all’articolazione temporo mandibolare. In questa seduta si provvede a lavorare sulle fasce dei muscoli temporali in modo da metterli in equilibrio bilanciandoli a destra e sinistra.

Ottava, nona seduta, cosi come la decima sono servite come chiusura a ciò che abbiamo lavorato nelle sedute precedenti.



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